Percorriamo l’E2, una ciclo escursione che aggira completamente i Colli Euganei e ne tocca luoghi significativi. Alcuni conosciuti, altri meno
In breve…
Tempo 4h30′ da calcolare sulla vostra esperienza da ciclista
Lunghezza ca 70 km senza deviazioni. I km diventano 80/90 se si parte da Padova
Come arrivare si può parcheggiare comodamente nei principali centri toccati dall’E2: Praglia, Monselice, Este, Rovolon (noi siamo partiti da qui)
Periodo consigliato Primavera ma soprattutto Autunno
Note La segnaletica è abbastanza buona lungo quasi tutto il sentiero a eccezione del centro di Monselice.
L’itinerario si snoda quasi esclusivamente su lungargini e quindi al riparo dal traffico della strada
Sul sito della Regione Veneto una descrizione del percorso
Traccia Scarica la traccia gps
Quando 14 Aprile 2018
Partenza
Prendiamoci una breve parentesi dalle camminate per dedicarci al mondo della pedalata. L’E2 fa parte di una serie di sette cicloescursioni -percorribili in una giornata- all’interno del Veneto.
Questo anello circonda completamente i Colli Euganei, costeggiando quasi sempre lungargini e presenta un’unica salita: lo possiamo affrontare anche noi che sicuramente non siamo ciclisti allenati
Partendo da Albignasego, superiamo il ponte della Cagna e iniziamo a seguire il lungargine Bacchiglione da dove inizia il percorso.
Il primo tratto non presenta grossi punti di interesse. Mentre i Colli sulla nostra destra si avvicinano lentamente, oltre l’argine sulla sinistra è incessante il traffico del sabato mattino lungo strada Battaglia.
Castello del Catajo
Superato il ponte in ferro verde arriviamo al castello del Catajo per fare qualche foto dall’esterno magari…no, visto le temporanee impalcature esterne facciamo giusto una foto e proseguiamo per la vicina Battaglia Terme.
Facciamo la classica foto dal ponte in pietra. Viste le recenti e continue piogge il colore dell’acqua non è dei migliori, pazienza!
Battaglia Terme
centro di Monselice
Monselice
Superato il centro di Battaglia Terme, sulla destra troviamo una prima fontanella dove rinfrescarci. L’E2 continua adesso su strada sterrata fino a raggiungere il centro di Monselice
Qui vi propongo una leggera deviazione: il percorso ufficiale passa attraverso il centro del paese dove però (almeno fino a un paio d’anni fa) la segnaletica si perde a una rotonda, diventa facile sbagliare strada per il ciclista che poco conosce queste zone.
Arrivati sul ponte che a sinistra porta al centro (nella foto), subito a destra scendete pochi gradini e dopo duecento metri vi ritroverete nuovamente sul percorso ufficiale!
Superato Monselice adesso dobbiamo raggiungere Este!
un tratto di E2
Lozzo Atestino
Arrivati a Este abbiamo un riccio che spunta da una parete a darci il benvenuto
Da Este comincia il pezzo più bello di questo E2. L’itinerario continua a divincolarsi tra canali e attraversare distese di campi.
Ora siamo nella zona occidentale dei Colli, infatti sulla nostra sinistra si fanno più vicini e delineati i Colli Berici.
Arrivati a Lozzo Atestino una deviazione di una decina di chilometri ci farebbe aggirare il suo colle per portarci al castello di Valbona. Ma le gambe ormai iniziano a reggerci a fatica e proseguiamo sul percorso principale.
il centro di Vo’ Vecchio
Abbazia di Praglia
Raggiunto Vo’ Vecchio ci fermiamo sulla panca della piazza e ci riforniamo d’acqua dalla vicina fontanella
Anche se la fatica inizia a farsi sentire e la mia compagna inizia a maledirmi per avermi seguito, riprendiamo le biciclette.
Superiamo rapidamente il centro di Rovolon e dopo una breve sosta in una delle poche panche lungo l’itinerario affrontiamo l’unica salita per poi scendere quasi immediatamente.
La salita è abbastanza breve e non molto ripida, affrontabile anche dai non esperti della bici!
Quest’anno poi un foglio A4 segnalava una deviazione per aggirare proprio questa salita, decidete voi se ve la sentite.
Continuiamo a pedalare, sempre più lentamente, tanto che ormai anche qualche famigliola con bambini a seguito ci supera e ci lascia nella vergogna.
Raggiungiamo finalmente l’abbazia di Praglia dove però troviamo una spiacevole sorpresa. La fontanella appena interna alle mura è adesso chiusa e ci campeggia un bella scritta “acqua non potabile”. Forse per far fronte alle centinaia di persone che arrivavano qui a riempirsi intere taniche di acqua!
Siamo quasi giunti al termine. Costeggiando le mura dell’abbazia poco dopo si torna nuovamente sul lungargine di strada Battaglia (seguiamo la deviazione verso Montegrotto per accorciare di qualche chilometro) e a un meritato riposo per le nostre gambe!
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