Ai piedi del Lagorai, il sentiero dei Nomadi ci porta attraverso i laghi e le rocce granitiche di queste montagne. Iniziamo a scaldarci le gambe in vista dell’estate

In breve… 

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Lunghezza 10 km
Altezza min 1347 m
Altezza max 2094 m
Dislivello totale 800 m
Durata 6 h
Come arrivare Dalla Valsugana prendiamo l’uscita per Strigno e seguiamo le indicazioni per il rifugio Crucolo/rifugio Carlettini
Note percorso impegnativo per il dislivello e qualche passaggio in cui prestare un po’ di attenzione per eventuali rocce bagnate
Quando 10 Giugno 2018

Rifugio Carlettini

Continua questa primavera un po’ troppo calda e piovosa in montagna. Anche per oggi le previsioni non sono il massimo e il rischio di restare bagnati dalla pioggia o non vedere nulla per qualche nuvola bassa è alto.

Sfidiamo comunque la sorte e con partenza all’alba arriviamo al rifugio Carlettini (1368m) nella catena del Lagorai.

rifugio Carlettini

rifugio Carlettini

Sentiero dei Nomadi

Da qui prendiamo il sentiero L31 conosciuto anche come sentiero dei Nomadi, dedicato proprio al gruppo!

Lo stretto sentiero nel bosco inizia subito a salire abbastanza ripido, meglio fare attenzione ai diversi segnavia Cai dipinti sugli alberi o si rischia di finire su una falsa traccia.

Dopo un’ora di camminata immersi nei pini, gli alberi iniziano a diradarsi finché non sbuchiamo su una mulattiera e la vista si apre sulle montagne circostanti.

sentiero dei nomadi

sentiero nel bosco

sentiero dei nomadi

Belli i riflessi di luce tra gli alberi!

sentiero dei nomadi

sentiero dei nomadi

seguiamo per il lago Nassare

Lago Nassare

Il tempo di una prima sosta per riprendere fiato e proseguiamo al vicino bivio dove lasciamo subito la mulattiera per continuare a salire su un prato seguendo il sentiero L31.

Da questo bivio inizierebbe un percorso ad anello, ma il consiglio è prendere all’andata il numero L31 visto che al ritorno devieremo su un altro sentiero!

Continuiamo a salire per un’altra ora abbondante in un rado sottobosco fino a raggiungere il lago Nassare (2063m)

lago Nassere

lago Nassere

Valle d’Inferno

Purtroppo tra la poca luce di una giornata nuvolosa e afosa, e la fretta di proseguire per non prendersi la pioggia proprio mentre siamo in cima, le foto di questi laghi non rendono molto l’idea.

Ovviamente non stiamo parlando del lago Sorapis, ma anche questi specchi d’acqua hanno un loro fascino, sicuramente meno turistico di altri più blasonati.

Iniziamo a scendere leggermente fino a raggiungere in pochi minuti i laghi della Valle d’Inferno.

Il nome è suggestivo ma sicuramente non c’è nulla di così infernale, anzi oggi ci possiamo godere una quiete assoluta visti i pochi escursionisti

laghi della valle d'Inferno

laghi della valle d’Inferno

Rifugio Caldenave

Per una buona mezzora ci perdiamo a fotografare i vari corsi d’acqua che si formano tra le rocce e la bella vista sulle montagne del Lagorai.

Il sentiero continua a scendere sempre in un rado sottobosco, oltrepassiamo il bivacco Laito e raggiungiamo rapidamente un’ampia radura.

Qui finisce il sentiero L31 e prendendo il numero L37 faremmo ritorno al bivio iniziale.

Decidiamo però di deviare e fare tappa al vicino rifugio Caldenave (ben indicato dai cartelli) che ha aperto proprio questo fine settimana.
Il rifugio è piccolino e accogliente, il proprietario è molto gentile, la sosta ne valeva la pena!

rifugio Caldenave

rifugio Caldenave

rifugio Caldenave

Sentiero 332

Dopo la meritata pausa dolce ci incamminiamo sul sentiero 332. Seguiamo le indicazioni per il rifugio Carlettini/località Tedon e ritorniamo a scendere nel bosco

Scendendo sentiamo il fragore di un torrente d’acqua farsi sempre più vicino, fino ad accostarsi al sentiero.
Un’altra bella scusa per fermarsi a fare una foto ad ogni curva!

Un’altra oretta di cammino in discesa finché il sentiero termina termina su una strada asfaltata che in dieci minuti risale al punto di partenza.

sentiero 332

sentiero 332

 


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