Spettacolare escursione nel cuore delle Pale di San Martino. Il giro della Pala di San Martino ci fa attraversare un paesaggio lunare ci immergiamo in un mare di roccia passando per i rifugi Rosetta e Pradidali
In breve…
Traccia Scarica la traccia gpx
Lunghezza 15 km
Durata 7 h 30′ (senza i vari rallentamenti della neve avremmo impiegato una quarantina di minuti in meno)
Ascesa totale 400 m
Discesa totale 1530 m
Difficoltà Data la lunghezza e l’impegno fisico per il continuo saliscendi, per escursionisti esperti
Note Per gli amanti dolomitici, questa è un’escursioni imprescindibile per addentrarsi in questo incredibile paesaggio lunare
Quando 08 Luglio 2018
Cabinovia Colverde
Un mare di roccia. Non potrei pensare a un altro modo per descrivere questo grandioso percorso.
Il giro della Pala di San Martino è un ottimo -e impegnativo- modo per immergersi in quello che da molti viene definito un paesaggio lunare.
Da San Martino di Castrozza prendiamo la cabinovia Colverde e la funivia che ci portano rapidamente in quota (2572m).
Appena arrivati, il panorama è già incredibile!
Cima Rosetta
Saliamo subito alla vicina cima Rosetta (2743 m) per un facile sentiero.
Dalla croce vediamo già un lungo serpentone che si dirige al vicino rifugio Rosetta (2581m), proprio oggi tengono i Suoni delle Dolomiti per cui ci affrettiamo a scendere per non restare imbottigliati nel traffico d’alta quota!
Scesi dalla vetta raggiungiamo in pochi minuti questa prima e affollatissima tappa.
Per fortuna molte persone vengono qui solo per fare delle foto e possiamo procedere in tranquillità.
Dal rifugio Rosetta prendiamo il sentiero 707 che procede abbastanza pianeggiante. Dopo una mezzora di cammino raggiungiamo un bivio, da qui prendiamo il sentiero 709 che piega sulla nostra destra.
Iniziamo a salire anche se mai con eccessivi strappi.
Tra le rocce ci sono ancora parecchi resti di neve nonostante sia già luglio!
Ci imbattiamo in una comitiva di escursionisti che sta proprio attraversando un tratto in salita ancora innevato.
Come fossimo in coda al banco salumi del supermercato non resta che portare pazienza e aspettare qualche minuto.
Passo Pradidali basso
Superato questo breve imprevisto continuiamo in salita fino a raggiungere il passo Pradidali basso (2658m) dopo circa un paio d’ore di camminata.
Come a ogni passo di montagna facciamo la sosta necessaria solo per qualche foto, qui tira un’aria veramente gelida.
La prossima tappa è il rifugio Pradidali, che secondo un cartello un po’ troppo ottimistico del CAI dista solo un’ora.
Sempre seguendo il sentiero 709 adesso iniziamo a scendere tra salti di roccia e…il resto di un altro nevaio ci obbliga a rallentare la discesa per qualche altro metro.
Rifugio Pradidali
Dopo quattro ore raggiungiamo finalmente il rifugio Pradidali (2279m).
Durante il pranzo dei corvi si aggirano nella speranza di qualche pezzetto dei nostri panini… illusi!
Anche qui la sosta è breve che la strada è ancora lunga e in cielo iniziano ad aggirarsi un po’ di nuvole.
Prendiamo adesso il sentiero 715 che da dietro il rifugio sale un pendio erboso senza alcuna pietà per le nostre pance appena zavorrate.
Per fortuna la salita non dura moltissimo e in una ventina di minuti arriviamo al passo di Ball (2443m).
Da qui scendiamo pochi metri da dove inizia la via ferrata passo di Ball.
Passo di Ball
Via ferrata Passo di Ball
Più che una ferrata si tratta di un semplice sentiero attrezzato, dove il cordino di metallo serve per procedere in sicurezza lungo un tratto orizzontale leggermente esposto.
E’ comunque buona norma arrivare con il regolare set da ferrata.
Lungo questo breve tratto attrezzato (una ventina di minuti) un altro nevaio ci obbliga a procede con cautela visto che il cordino e sepolto dalla neve.
Non si tratta ovviamente di difficoltà alpinistica ma serve sempre un po’ di attenzione!
Sentiero 702
Passato anche questo continuiamo adesso su un largo sentiero che ci porta al prossimo bivio.
Andando dritti faremmo ritorno all’arrivo della funivia, decidiamo invece di prendere il sentiero 702 che scende sulla sinistra e che ci riporterà in un paio d’ore a San Martino di Castrozza, proprio al parcheggio della cabinovia.
Da qui il sentiero procede in una lunga (molto lunga dopo ore di cammino) discesa a zigzag.
Dopo esserci addentrati nel bosco seguiamo le indicazioni per cabinovia Colverde che in pochi minuti ci riportano all’agognata meta e chiudiamo questo fantastico giro della pala di san martino!
0 commenti