A cavallo tra Veneto e Friuli Venezia-Giulia, ci addentriamo nelle splendide grotte del Caglieron e nelle limpidissime acque delle sorgenti del Gorgazzo
Dopo le indigestioni di pandori, panettoni, torroni, le interminabili cene e le temibili domande dei parenti (ti laurei? ti sposi? fai figli?) approfittiamo dei giorni di ferie per allontanarci dalla nebbia padana.
Oggi più che la classica escursione restiamo su una semplice gita naturalistica, ma va più che bene per riprendere a muoversi dopo quasi un mese di vergognosa inattività.
La prima tappa sono le grotte del Caglieron a Fregona nell’alta marca Trevigiana, ai piedi dell’altopiano del Cansiglio.
Lasciata la macchina nel piccolo parcheggio (gratuito solo nei giorni feriali invernali) a pochi metri dall’inizio del percorso, seguiamo i cartelli per il giro ad anello delle grotte.
Qualche cartello un po’ ingiallito dal tempo dà qualche spiegazione sulla formazione di queste incredibili grotte nate in seguito all’erosione meccanica e chimica del torrente Caglieron, e in seguito ad interventi di estrazione della roccia ad opera dell’uomo.
Ci imbattiamo nella prima grotta già all’inizio del percorso, appena oltre il passaggio sotto al ponte della strada Provinciale. Questa cavità colpisce subito per la presenza di imponenti colonne inclinate a sostegno del soffitto, visto il periodo troviamo anche un piccolo presepe.
Difronte troviamo la seconda grotta, più contenuta nelle dimensioni, adibita alla stagionatura del formaggio.
Seguendo la passerella di legno entriamo in un’altra grotta e ci addentriamo nel tratto più suggestivo del percorso, attraversando la forra naturale dove possiamo ammirare le cascate e i giochi d’acqua creati dal torrente.
Concludiamo rapidamente il giro in una ventina di minuti, sbucando nei pressi di un vecchio mulino, aggirato il quale ritorniamo in salita verso il parcheggio. Sicuramente non è un giro impegnativo, ma queste grotte meritano assolutamente una visita.
Visto che il sole è ancora alto e non abbiamo molta voglia di tornare nella nebbia, in una ventina di minuti di macchina raggiungiamo Polcenigo dove si trovano le sorgenti del Gorgazzo, affluente del fiume Livenza.
Il nome non rende assolutamente l’idea del colore dell’acqua di questo bacino! La limpidezza è tale da riuscire a scorgere un Cristo posizionato a 9 metri di profondità all’imbocco della grotta sotterranea.
Fatte le solite ottocento foto da ogni angolazione, ci allunghiamo verso il vicino centro di Polcenigo, che scopriamo far parte anche del circuito “Borghi più belli d’Italia”, molto carino!
27 Dicembre 2018
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