La ferrata del burrone Giovanelli è uno splendido percorso attraverso cascate, torrenti e una stretta gola che parte dal paesino di Mezzocorona (Trento). Una ferrata facile ma molto divertente con alcuni passaggi incredibilmente panoramici!
Altra escursione, altra ferrata!
Dopo l’Altavia di Bepi Zac, ci aspetta un percorso che oggi ripetiamo per la terza volta e che ormai conosciamo a memoria!
Dal paesino di Mezzocorona (TN) parte infatti la bellissima ferrata del Burrone Giovanelli.
Dal paese cerchiamo la via dove parte la ferrata, una stradina che costeggia lunghi campi di vigneti (link per Google Maps). Il sentiero inizia dallo spiazzo erboso dove si trovano alcuni tabelloni e segnavia CAI.
Prendiamo il sentiero 505 che sale da subito nel bosco e in pochi minuti incontriamo il bivio che (girando a destra) permette di saltare la prima parte della ferrata.
Continuiamo sempre dritti (variante 505A) fino a incontrare l’inizio della ferrata. Superati i primi metri con cordino metallico arriviamo all’inizio vero e proprio di questa ferrata.
Due scalette salgono per una ventina di metri, correndo parallele a una bella cascata, cominciamo a salire!
La salita per le scalette è abbastanza semplice, l’impatto verticale di questo pezzo però potrebbe essere problematico per chi soffre di vertigini.
Superate le scalette adesso la ferrata prosegue su un ripido sentiero a zigzag, su questo tratto in molti punti troviamo un cordino metallico, sempre ben teso!
Durante la salita ogni tanto vale la pena fermarsi per godersi il bel panorama sulla piana Rotaliana (e riprendere fiato, ovviamente!).
Continuiamo a salire per una mezz’oretta finché il sentiero non si stringe ed entra nella spettacolare gola del burrone Giovanelli.
All’interno di queste ripide pareti il colpo d’occhio è veramente spettacolare.
Come le scalette iniziali, anche le staffe che si inerpicano per la parete di questa gola potrebbero dare fastidio a chi soffre le vertigini. Questo passaggio è però abbastanza breve e i supporti sono sempre molti e in ottime condizioni.
Superato anche questo bellissimo passaggio il sentiero prosegue sempre in salita costeggiando il torrente.
La prossima tappa è forse il punto più scenografico della ferrata: un’imponente cascata di un centinaio di metri!
Solitamente l’acqua di questa cascata si nebulizza prima di arrivare al suolo, ma viste le abbondanti piogge degli ultimi giorni, la portata della cascata è veramente impressionante.
Un ultimo tratto in salita ci porta a superare ancora un paio di semplici punti attrezzati e un’ultima serie di scalette che segna la fine di questa spettacolare ferrata.
Dal bosco continuiamo a seguire il sentiero 505 che ci porta alla bait dei Manzi (860 m) ottimo posto dove fermarci per toglierci l’imbrago e fare qualche foto al foliage!
Dalla baita il sentiero continua abbastanza pianeggiante nel bosco che ci porta al vicino albergo/bar/ristorante Ai Spiazzi, in località Monte di Mezzocorona.
Visto l’enorme prato che si trova qui, quale posto migliore per piazzarsi al sole per la meritata pausa pranzo?
Da qui si potrebbe velocemente tornare al paese di Mezzocorona con la funivia, noi invece (spilorci) prendiamo il sentiero 500 che -inoltrandosi nel bosco- ci porta in un’ora al centro del paese.
Seguendo i cartelli che indicano “Burrone Giovanelli” in altri venti minuti ritorniamo al parcheggio iniziale e chiudiamo questa spettacolare ferrata del Burrone Giovenelli.
Durata 5 h 30′ A/R
Lunghezza 11 km
Ascesa totale 800 m
Altezza min 215 m
Altezza max 977 m
Come arrivare Da Mezzocorona, seguire le indicazioni per questa strada . Lungo la via che costeggia sterminati campi di vigneti, si trova una piazzola erbosa con i tabelloni informativi e i segnavia CAI
Difficoltà La ferrata è abbastanza semplice e adatta ai principianti (sempre però accompagnati da persone esperte), l’unica difficoltà sono le salite verticali (lungo il burrone ma sopratutto le scalette iniziali) che potrebbero dar vertigini
Punti di appoggio Albergo ristorante Ai Spiazzi
Note Vista la bassa altitudine la sconsiglio caldamente nei mesi estivi e dopo piogge consistenti (il sentiero potrebbe diventare impraticabile)
10 Novembre 2019
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