A spasso per le prealpi trevigiane, ritentiamo il Giro dei tre bivacchi (precisamente: bivacco dei Loff, bivacco Vallon Scuro e bivacco Costa Curta) con un’escursione estremamente panoramica a cavallo tra pianura e montagna.
A distanza di un anno ritorniamo al bivacco dei Loff per completare il Giro dei tre bivacchi che a causa del meteo avverso l’ultima volta ci ha lasciato con l’amaro in bocca.
Punto di partenza Passo San Boldo (706 m).
Dopo aver percorso le caratteristiche gallerie di guerra austroungariche (per chi sale da Cison di Valmarino) lasciamo la macchina nel comodo parcheggio che si trova pochi metri più avanti.
Dal cartello del passo imbocchiamo la stretta strada asfaltata seguendo il sentiero 991.
Chi volesse risparmiarsi un po’ di salita può percorrere i primi chilometri di sentiero in macchina fino al secondo parcheggio qualche metro più in alto.
Da qui si abbandona l’asfalto e ci si addentra nel bosco, sempre su comodo sentierino.
Dopo una mezz’oretta di salita gli alberi iniziano a diradarsi e il panorama si apre su tutta la pianura, la vista in giornate limpide come quella di oggi arriva fino alla laguna veneta.
Il sentiero adesso prosegue pianeggiante lungo il fianco erboso della montagna. Arrivati a forcella Bomboi (1120 m) continuiamo dritti sul sentiero di sinistra che si mantiene in piano.
Pochi metri e sbuchiamo al Bivacco dei Loff (1134 m).
Arrivati qui la prima volta abbiamo dovuto girare i tacchi e tornare a casa per non essere inghiottiti dalla nebbia, oggi invece graziati dalla bella giornata autunnale possiamo andare oltre.
Poco dopo il bivacco si incontra un bivio, seguiamo il sentiero a destra che si mantiene a ridosso della montagna e che poco più avanti inizia a risalire ripidamente il pendio erboso.
Superata questa tosta salita si arriva a un pianoro dal quale andando a destra si può raggiungere la croce del Crodon del Gevero.
Noi invece giriamo a sinistra per continuare col Giro dei tre bivacchi.
Dal pianoro affrontiamo un altro paio di brevi ma ripide salite facendo attenzione al terreno fangoso che in alcuni punti risulta ghiacciato.
Dopo quest’ultimo sforzo raggiungiamo la croce di cima Vallon Scuro (1286 m) e il panorama da qui è mozzafiato.
Una vista a 360° che spazia dal mare alle dolomiti bellunesi, rimaniamo senza parole.
Fatte le millemila foto di rito proseguiamo, questa volta in ripida discesa, in direzione di forcella Foran (1120 m) che raggiungiamo abbastanza velocemente.
Qui si trova anche una comoda panca da pic-nic che se non fosse per il vento gelido che soffia oggi, sarebbe perfetta per la nostra pausa pranzo.
Dalla forcella imbocchiamo il sentiero 2 che si inoltra nel bosco. Dopo una decina di minuti sbuchiamo in una piccola radura dove si trova il bivacco Vallon Scuro (1190 m).
Da qui continuiamo a seguire le indicazioni con segnavia 2 che ci riporta nel (gelido) bosco.
Il sentiero continua in leggera discesa e ci riporta a forcella Bomboi (1120 m).
Da qui invece di ritornare per il sentiero dell’andata rimaniamo sul sentiero 2 che piega a sinistra con indicazione per San Boldo.
Dopo aver attraversato un pezzettino di faggeta sbuchiamo nei pressi del terzo ed ultimo bivacco, il bivacco Costa Curta (1065 m), molto bello e caratteristico anche questo.
Da qui il sentiero 2 ritorna nel bosco e presto ci ritroviamo su una comoda mulattiera che riporta direttamente al parcheggio di passo San Boldo e ci fa chiudere questo bello e panoramico giro dei tre Bivacchi.
Ascesa totale 850 m
Altezza max 1286 m
Altezza min 693 m
Lunghezza 12 km
Durata 5 h
Come arrivare (Link Google Maps) A passo San Boldo si può arrivare da Cison di Valmarino -passando per le gallerie austroungariche- oppure dall’altro versante da Trichiana. Essendo molto strette, le gallerie sono regolate con un semaforo per alternare i sensi.
Difficoltà L’escursione è fisicamente facile e breve, fino al bivacco Loff, dopo di che la salita a cima Vallon Scuro diventa più ripida ma sempre su buoni sentieri.
21 Novembre 2020