Il sentiero geologico di Agordo collega la cittadina bellunese al rifugio Carestiato in una lunga e impegnativa camminata
Ad Agosto del 2020 siamo saliti al rifugio Carestiato
Qui trovammo un interessante tabellone che descriveva il Sentiero Geologico di Agordo che -proprio dal paesino bellunese- raggiungeva il rifugio Carestiato sotto le pareti della Moiazza.
I primi cartelli che citano il Sentiero Geologico di Agordo si trovano appena oltre l’agriturismo Casa Bianca in Località le Grave.
Meglio prendere nota dei singoli segnavia CAI qui indicati perché saranno questi a guidarci in loco nel resto dell’escursione.
Iniziamo questa lunga camminata seguendo il sentiero 547, una piacevole mulattiera che costeggia il torrente Rova in leggera salita.
Quasi subito si incontra il primo pannello tematico dove leggiamo una breve introduzione del percorso geologico nonché la descrizione di una marmitta “fossile” presente poco più avanti.
Incuriositi andiamo in cerca di questa marmitta, purtroppo dopo il primo cartello che ci indica la direzione da seguire le tracce si perdono, forse anche a causa di diversi alberi caduti.
Peccato!
Torniamo indietro sulla mulattiera e riprendiamo il cammino.
Da questo momento la salita inizia a farsi veramente tosta, il sentiero da quasi pianeggiante ci fa prendere quota rapidamente, come non bastasse la giornata di oggi è esageratamente afosa.
Si cammina per lungo tratto all’interno del bosco, il panorama si apre di tanto in tanto quando si attraversano le varie piccole località montane qui presenti, costituite per lo più da casolari o baite.
Purtroppo per noi la giornata di oggi è tutt’altro che limpida, ci accontentiamo di ammirare i prati fioriti.
Superato questo verdeggiante intermezzo, sempre seguendo il segnavia 547 riprendiamo a salire più decisamente, ritornando rapidamente nel bosco.
Dopo circa quattro ore di cammino ci immettiamo in una larga mulattiera che si ricongiunge alla fine con l’Altavia delle Dolomiti n.1.
In pochi minuti raggiungiamo il rifugio Carestiato (1834 m) dove finalmente possiamo riposarci un po’ dopo la faticosa salita, e dove possiamo anche leggere il secondo pannello tematico del Sentiero Geologico di Agordo.
Dal rifugio seguiamo il segnavia 554 che prima scende leggermente nel bosco, poi procede al di sotto delle verticali e imponenti pareti della Moiazza.
Avanziamo per una mezzora fino a raggiungere il limitare del bosco.
Qui il Sentiero Geologico di Agordo lascia il segnavia 554 e prende il segnavia 552.
Scendiamo su un bel sentiero che spazia su verdi pascoli con la Moiazza sempre presente sullo sfondo.
Raggiungiamo Malga Framont (1589 m) nonché il terzo ed ultimo pannello tematico del Sentiero Geologico.
Qui alla malga l’amara scoperta: dalla cartina sembrava che ci fosse un sentiero per scendere che costeggiava la strada.
Invece il sentiero è proprio la strada asfalta.
E non è neanche un tratto breve, ma un’ora di discesa su una strada anche abbastanza trafficata.
Quando si studiano dei percorsi ad hoc sarebbe meglio evitare di farli andare così a lungo su asfalto, viene un po’ meno la magia del camminare in montagna.
Detto questo continuiamo a scendere fino a ricongiungerci col sentiero 548.
L’alternativa all’asfalto si presenta quando, finalmente ad un bivio, il sentiero 548 svolta a destra e poco dopo ci riporta nel bosco.
Quest’ultimo tratto, anche se molto suggestivo, è altrettanto insidioso!
L’acciottolato su cui camminiamo è parecchio viscido e ogni passo richiede estrema cautela per non rischiare uno scivolone!
Superato anche questo sbuchiamo finalmente ad Agordo!
Attraversiamo qualche casa con splendidi murales per immetterci nella strada principale che attraversa il centro del paese, e tornare al parcheggio delle piscine.
Altezza max 1800 m
Altezza min 640 m
Lunghezza 21 km
Dislivello 1200 m
Durata 8 h′
Come arrivare (Link Google Maps) Arrivati ad Agordo seguire le indicazioni per la piscina in via Lungo Rova. In prossimità della piscina si trovano le indicazioni per i parcheggi
Difficoltà Escursione lunga e faticosa, adatta a camminatori allenati. Da evitare nelle afose giornate estive vista la scarsa altitudine.
Note Sui tabelloni informativi, questo percorso è segnalato come “adatto a ogni escursionista” e percorribile in 6 ore.
Sono ovviamente delle informazioni ASSOLUTAMENTE FALSE e fuorvianti.
Come vedete dal riepilogo qui sopra non è per nulla adatto a ogni camminatore.
Per essere un sentiero tematico geologico, di geologico ha veramente molto (ma molto) poco. Giusto un paio di tabelloni riepilogativi, ma nessun altro tipo di informazione lungo tutto il percorso.
20 Giugno 2021