Il sentiero attrezzato della Val Sorda è l’escursione che non ti aspetti alle porte della città di Verona.
Nella Val Fumane attraversiamo una stretta gola con l’aiuto di scalette e corde di metallo.
Serve solo un pelo di attenzione a qualche tratto scivoloso
In breve…
Altezza max 800 m
Altezza min 350 m
Lunghezza 16 km
Dislivello 530 m
Durata 5 h e 30′
Appoggi Il solo bar alla partenza
Segnavia 238 e 252
Note Vista la bassa quota da evitare durante l’Estate. Occhio anche d’inverno che potrebbe ghiacciare nel tratto attrezzato
Come arrivare (link Google maps) Da Verona si risale la Val Fumane per via Progni. Si tiene la destra all’incrocio seguendo valle dei Progni/Grotta di Fumane. Davanti il bar Valsorda c’è uno spiazzo per parcheggiare
Difficoltà Attenzione a qualche tratto stretto/scivoloso nella parte attrezzato. Richiede un minimo di esperienza
Quando 15 Maggio 2022
Traccia Scarica la traccia gps
Sentiero attrezzato
Ritorniamo in provincia di Verona dopo l’escursione di qualche settimana fa in Lessinia.
Poco sopra Verona, attraversiamo la Val Fumane fino ad arrivare al parcheggio della trattoria Chesini Italo, dove inizia il sentiero attrezzato della Val Sorda.
A pochi metri dal parcheggio si trovano alcuni cartelli CAI, noi seguiamo le indicazioni per il 238.
Fin dai primissimi metri ci addentriamo in un meraviglioso paesaggio: sembra di trovarsi in una qualche foresta pluviale…e invece siamo in Veneto.
Sempre seguendo il corso del torrente della Val Sorda, iniziamo ad attraversare una lunga serie di cenge e scalette.
I passaggi attrezzati sono sempre facili e divertenti, l’unica grande attenzione va rivolta a qualche punto dove la roccia è un poco scivolosa per l’umidità del luogo.
Uno dei punti must del sentiero attrezzato della Val Sorda è il ponte tibetano che attraversa questa stretta gola.
Purtroppo per attraversare il ponte avremmo dovuto prendere un altro bivio all’inizio…ci accontentiamo di fotografarlo dal basso!
A questo punto siamo circa a metà del percorso attrezzato che si fa via via più suggestivo, con scalette a pioli da superare e passerelle in acciaio da percorrere, sempre circondati dalle maestose pareti di questa particolare forra.
In circa un’ora e mezza superiamo questo splendido sentiero e usciamo dal bosco.
Da qui prendiamo il sentiero 252, inizialmente sbagliamo però direzione e finiamo nel vicino paesino di Mondrago. Almeno possiamo riempirci le borracce e rinfrescarci in una fontanella prima di tornare al bivio e prendere la giusta direzione.
Mondrago e sentiero 252
Ritorniamo a salire in una mulattiera nel bosco, salita resa abbastanza faticosa dal terribile caldo anomalo di questo inizio maggio.
Man mano che procediamo la vegetazione si dirada sempre di più finche non sbuchiamo su una strada asfaltata che dobbiamo seguire per un paio di chilometri.
Superate un paio di frazioni, arriviamo a Spiazzo: su una curva troviamo una provvidenziale fontana dove rinfrescarci, e i segnavia del CAI con il sentiero che lascia l’asfalto e devia nel bosco.
Questa breve deviazione serve in realtà solo a lasciare l’asfalto qualche metro…ma anche pochi minuti all’ombra oggi sono una benedizione.
Ritorniamo nuovamente tra le case di Spiazzo dove seguiamo sempre le indicazioni per le diverse svolte (meglio essere dotati di traccia) fino a percorrere una bella mulattiera immersa tra le colline.
Sempre seguendo il sentiero 252 facciamo adesso ritorno nel bosco per l’ultimo tratto di questa escursione.
Iniziamo a scendere rapidamente, il percorso si fa a tratti scosceso ma nei punti più scivolosi son sempre presenti aiuti come staffe o cordini metallici.
Perdiamo quota finché il sentiero non ritorna ad affiancare un piccolo corso d’acqua, nelle vicinanze sentiamo anche le voci dei visitatori del Parco delle Cascate di Molina, meta che vale sicuramente una visita se non ci siete mai stati.
Proprio come la prima parte nel sentiero attrezzato, anche qui la sensazione è quella di trovarsi in una qualche foresta in capo al mondo!
Continuiamo a seguire l’unico sentiero disponibile in direzione Molin de Cao finché non ritorniamo al punto di partenza!